Fu costruito nel I secolo a.C. per volontà dell'etrusca famiglia Caecina. La scena era lunga due volte l'orchestra, la cavea aveva due ordini di gradinate e sui gradini erano scritti i nomi delle famiglie più importanti di Volterra. All'interno vi sono i resti delle terme, ancora oggi si intravede l'ingegnosa architettura delle condotte per scaldare l'acqua e l'ambiente.
La costruzione risale agli inizi del XIX secolo, l'inaugurazione è datata il 15 agosto del 1820. All'esterno è visibile la meravigliosa facciata rinascimentale del palazzo, all'interno si apre un foyer dai caratteri tipicamente nobiliari e la grande sala a ferro di cavallo, con quattro ordini di palchi, volta acustica e palcoscenico con piano forato.
E' il monumento più celebre della Volterra etrusca. Sull'arco esterno sono ben visibili tre teste in pietra; si tratta dei tre elementi principali dell'arco (la chiave di volta e i due piani di imposta), le tre teste scolpite rappresentano Giove (Tinia per gli etruschi) e i due protettori della città, Castore e Polluce, o Uni e Minerva.
E' il più antico palazzo comunale della Toscana, attuale Municipio, iniziato nel 1208 e terminato circa a metà 1257. All'esterno terrecotte e stemmi affissi ricordano i commissari che governarono la città. All'interno importanti opere, fra cui una Crocifissione, una Madonna col Bambino ed un grande affresco dell'Annunciazione.
Lo splendido Parco Archeologico è intitolato a Enrico Fiumi, ed occupa un'area di notevole interesse. Si tratta della collina dell'Acropoli dove si sono sovrapposti i tre strati della civiltà etrusca, romana e medievale. Gli scavi hanno riportato alla luce anche la piscina romana scavata nella roccia con sei pilastri del II secolo d.C.
Nato alla metà del '700 è uno dei più antichi musei pubblici d'Europa e ospita importanti testimonianze del passato etrusco e romano della città. Vi si ammirano oltre seicento urne cinerarie in alabastro, tufo e alcune in terracotta (risalenti al sec. III a.C.), bronzi, vetri, avori, ceramiche, oreficerie, armi, monete romane e etrusche.
Principale polo conservativo e espositivo dell'arte volterrana dal XII al XVII secolo, è collocata nel Palazzo Minucci Solaini. La collezione è formata da opere di importanti artisti fra i quali spiccano Taddeo di Bartolo, Domenico Ghirlandaio, Luca Signorelli, Peter de Witte, ma sopra tutti emerge il capolavoro del Rosso Fiorentino.
Situato nella splendida Chiesa di Sant'Agostino il museo raccoglie opere provenienti dal Duomo, dalla Cattedrale e dalle chiese della grande Diocesi di Volterra. Conserva le uniche sculture marmoree che rimangono dei monumenti trecenteschi della Cattedrale. Molto importanti sono anche una raccolta di parati sacri e libri corali in pergamena.
Fu fatta costruire da Lorenzo il Magnifico come avamposto della città di Firenze su Volterra. Si tratta di una spettacolare Fortezza con aspetto maestoso ed imponente, visibile da qualsiasi parte di Volterra, in quanto edificata sul punto più alto del colle. Si può ammirare soltanto dall'esterno, oggi viene infatti utilizzata come penitenziario.
Con questo nome si indica l'impressionante maestosa voragine dovuta alle frane continue degli strati di terreno, erosi dall'acqua "bloccata" delle argille, che crea dei burroni ripidissimi, detti calanchi. Un paesaggio emozionate ed unico nella sua superba bellezza. Gli storici sostengono che in questo luogo, un tempo, sorgesse la necropoli etrusca di Volterra.
L'alabastro è una pietra candida, morbida e quindi ideale da lavorare che si trova nel terreno attorno Volterra. Ad estrarlo e lavorarlo iniziarono gli Etruschi nel V/IV secolo a.C. Per molti anni ha rappresentato una delle principali risorse del territorio di Volterra. Oggi la tradizione continua con sculture, statue, soprammobili, vasi e molti altri oggetti.